Odessa, Clinica idroterapica Valikh, 1901-1902

Alla fine dell’Ottocento Odessa contava numerose cliniche idroterapiche, fra le quali quella di Yakov Valikh, diretta dal primario Veniamin Abel. Bernardazzi elaborò il proprio progetto modificando radicalmente una proposta dell’ingegnere locale Semen Landesman (1860-1920) sino a giungere a questo palazzo orientaleggiante, dal prospetto neomoresco e riccamente decorato, suggerito dalla destinazione funzionale (associabile ad un hammam). Questa rassicurante simmetria si ritrova in numerose opere contemporanee di Bernardazzi e di altri suoi colleghi odessiti. Mentre in numerose città europee si stava sviluppando ricerche architettoniche fondate sull’articolazione asimmetrica dei corpi di fabbrica e su nuove forme espressive (come nel caso dell’Art Nouveau), a Odessa continuavano a dominare l’approccio storicista e impaginati di facciata simmetrici. Gli edifici residenziali o commerciali di Bernardazzi, o ancora il complesso dei Mulini Weinstein, costruiti nei pressi del porto attorno al 1880-1890, sembrano tradire un tratto caratteristico dell’architettura locale: un’adesione della società borghese odessita a questi principi? Un omaggio alla regolarità urbana della città? (Oggi considerata quella che, nell’Europa orientale, ha conosciuto lo sviluppo più controllato durante il XIX secolo e nei primi anni di quello successivo).

Autore: Guillaume Nicoud
Versione del 03.07.2022

Aleksandr Bernardazzi, Clinica idroterapica , Odessa, 1901-1902 (foto di Oleksandr Levytskyi, Dmytro Shamatazhy)